Comune di Macerata Annuario Statistico 2003 |
Capitolo 5 Le attività economiche |
5.3 – Le Istituzioni pubbliche e private
I dati dell’8° Censimento Generale dell’Industria e dei Servizi rafforzano l’immagine di Macerata come città ad economia prevalentemente terziaria già tracciata nella lettura dei dati relativi al settore delle imprese private e consentono di ampliare l’analisi a ricomprendere le istituzioni pubbliche[5] e private, vale a dire gli enti pubblici e le associazioni ed organizzazioni non-profit sia di natura pubblica che di natura privata[6]. In numero assoluto le istituzioni pubbliche localizzate nel territorio comunale sono 26. La cifra va ovviamente riferita agli enti pubblici a carattere territoriale, come il Comune o la Provincia, che nel territorio della città hanno stabilito la propria sede principale. La reale consistenza del settore pubblico appare meglio illustrata, invece, dai dati relativi alle unità locali delle istituzioni pubbliche, che sono in tutto 147 ed occupano 5.582 persone, una quota pari al 30% circa dei posti di lavoro totali. Dunque ogni tre persone che lavorano a Macerata due sono addette ad imprese private ed una occupa un posto di lavoro pubblico (tav. 5.3). La ripartizione tra i tre settori di attività economica prevalenti in ambito pubblico è piuttosto equilibrata, con un lieve vantaggio del settore dell’istruzione con le sue 59 unità locali in cui operano complessivamente 1.959 addetti (35%). Un ulteriore 60% circa dei posti di lavoro presso istituzioni pubbliche è distribuito tra la pubblica amministrazione ed i servizi sanitari e sociali che occupano oltre 3.200 addetti in totale. Il contributo occupazionale delle istituzioni private è più modesto come è ragionevole attendersi in considerazione delle peculiari caratteristiche di questo settore del sistema economico: le persone che risultano effettivamente occupate nelle unità locali del settore non-profit sono in tutto 664, in larga misura concentrate nelle organizzazioni a vario titolo operanti nei settori della sanità e degli altri servizi sociali (47%) e degli servizi pubblici, sociali e personali (254, 38%). [5] Istituzione pubblica: unità giuridico-economica la cui funzione principale è quella di produrre beni e servizi non destinabili alla vendita e/o di ridistribuire il reddito e la ricchezza e le cui risorse principali sono costituite da prelevamenti obbligatori effettuati presso le famiglie, le imprese e le istituzioni nonprofit o da trasferimenti a fondo perduto ricevuti da altre istituzioni dell'amministrazione pubblica. Costituiscono esempi di istituzione pubblica: Autorità portuale, Camera di commercio, Comune, Ministero, Provincia, Regione, Università pubblica, ecc. [6] Istituzione private: unità giuridico-economica dotata o meno di personalità giuridica, di natura pubblica o privata, che produce beni e servizi destinabili o non destinabili alla vendita e che, in base alle leggi vigenti o a proprie norme statutarie, non ha facoltà di distribuire, anche indirettamente, profitti o altri guadagni diversi dalla remunerazione del lavoro prestato ai soggetti che la hanno istituita o ai soci. Costituiscono esempi di istituzione nonprofit privata: le associazioni, riconosciute e non riconosciute, le fondazioni, le organizzazioni non governative, le organizzazioni di volontariato, le cooperative sociali e le altre organizzazioni non lucrative di utilità sociale (Onlus), i partiti politici, i sindacati, gli enti religiosi civilmente riconosciuti, le organizzazioni religiose ivi comprese diocesi e parrocchie.
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